I portoghesi hanno menzionato a suon di hastag #CarroselMendes (giostra di Mendes) , l’acquisto da parte di Lotito di Jordao e Neto. Entrambi provenienti dallo Sporting Braga ed arrivati a Roma con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto. 

 La cifra si aggira intorno ai 28 mln. Nei giorni scorsi si era parlato di 26, non c’è da stupirsi se tutti hanno iniziato a dare i numeri, il prezzo pagato dai biancocelesti ha fatto sobbalzare dalla sedia perché ritenuto esagerato per due ragazzini di 17 e 19 anni.

I quotidiani portoghesi hanno parlato spesso di interessamenti per Neto da parte del Barcellona, quasi a voler giustificare agli occhi di tutti l’esoso esborso da parte di Claudio Lotito. Il Barcellona, l’Arsenal… Tutto da prendersi con le pinze in quanto mai vociare è stato verificato.

Ricordiamo che gli stessi giornali avevano schiaffato in prima pagina la notizia di un’offerta di 180 mln per Cristiano Ronaldo, eppure CR7 non si è mosso dal suo Real.

La trattativa che ha portato i due giovanissimi alla corte di Inzaghi, è frutto di un processo atto a portare il club capitolino nell’ “universo Mendes”. Galassia in cui l’entrata della Lazio è diventata ufficiale dopo aver chiuso il “dossier Keita” . Affaire che ha rischiato di far perdere a Lotito il ruolo di “Deus es machina” , quello capace di spuntarla sempre. Stavolta per vincere ha dovuto cercare una mano pagandola salatissima.

Mendes però non è una conoscenza nuova per il patron laziale, infatti i primi contatti ci furono nel 2014 quando dal Valencia arrivò Postiga, vicino a Mendes. L’attaccante arrivò già mezzo rotto, 31 anni e giocò pochissimo. Non venne riscattato, ma lo sperperamento inutile rimase. 

Altro contatto si registro’ per Fortuna Wallace, in prestito al Monaco ma proprietà dello Sporting Braga. Due club che, come potete vedere, vengono nominati molto spesso.  

Lazio nuova provincia di Jorge Mendes?

I portoghesi hanno menzionato a suon di hastag #CarroselMendes (giostra di Mendes) , l’acquisto da parte di Lotito di Jordao e Neto. Entrambi provenienti dallo Sporting Braga ed arrivati a Roma con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto. 

 La cifra si aggira intorno ai 28 mln. Nei giorni scorsi si era parlato di 26, non c’è da stupirsi se tutti hanno iniziato a dare i numeri, il prezzo pagato dai biancocelesti ha fatto sobbalzare dalla sedia perché ritenuto esagerato per due ragazzini di 17 e 19 anni.

I quotidiani portoghesi hanno parlato spesso di interessamenti per Neto da parte del Barcellona, quasi a voler giustificare agli occhi di tutti l’esoso esborso da parte di Claudio Lotito. Il Barcellona, l’Arsenal… Tutto da prendersi con le pinze in quanto mai vociare è stato verificato.

Ricordiamo che gli stessi giornali avevano schiaffato in prima pagina la notizia di un’offerta di 180 mln per Cristiano Ronaldo, eppure CR7 non si è mosso dal suo Real.

La trattativa che ha portato i due giovanissimi alla corte di Inzaghi, è frutto di un processo atto a portare il club capitolino nell’ “universo Mendes”. Galassia in cui l’entrata della Lazio è diventata ufficiale dopo aver chiuso il “dossier Keita” . Affaire che ha rischiato di far perdere a Lotito il ruolo di “Deus es machina” , quello capace di spuntarla sempre. Stavolta per vincere ha dovuto cercare una mano pagandola salatissima.

Mendes però non è una conoscenza nuova per il patron laziale, infatti i primi contatti ci furono nel 2014 quando dal Valencia arrivò Postiga, vicino a Mendes. L’attaccante arrivò già mezzo rotto, 31 anni e giocò pochissimo. Non venne riscattato, ma lo sperperamento inutile rimase. 

Altro contatto si registro’ per Fortuna Wallace, in prestito al Monaco ma proprietà dello Sporting Braga. Due club che, come potete vedere, vengono nominati molto spesso.  

Lazio nuova provincia di Jorge Mendes? I 30 mln che l’abilissimo intermediario ha fatto incassare al patron capitolino, sono subito tornati indietro. Potevano essere spesi sicuramente in maniera diversa ma, come gli stessi portoghesi si sono divertiti a commentare, questa è “la giostra di Mendes”

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